Un lavoro ben fatto
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Un Lavoro Ben Fatto.

Ci piace lavorare e lavorare bene, la soddisfazione che i clienti ci manifestano a lavoro ultimato appaga il nostro impegno.

Il saggio che di seguito riportiamo è di Charles Pèguy scrittore francese 1873-1914 tratto dal suo L’argent (il denaro) del 1913. Egli racconta che un lavoro ben fatto doveva essere ” ben fatto ” a prescindere.

E’ passato più di un secolo da quando Pèguy ha scritto della sua visione di un lavoro ben fatto  tuttavia ancora oggi ci sentiamo di condividerla.

Ne riportiamo il testo:

“Un tempo gli operai non erano servi.
Lavoravano.
Coltivavano un onore, assoluto, come si addice a un onore.
La gamba di una sedia doveva essere ben fatta.
Era naturale, era inteso. Era un primato.
Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in
modo proporzionale al salario.
Non doveva essere ben fatta per il padrone,
né per gli intenditori, né per i clienti del padrone.
Doveva essere ben fatta di per sé, in sé, nella sua stessa natura.
Una tradizione venuta, risalita da profondo della razza,
una storia, un assoluto, un onore esigevano che quella gamba di sedia
fosse ben fatta.
E ogni parte della sedia fosse ben fatta.
E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con
la medesima perfezione delle parti che si vedevano.
Secondo lo stesso principio delle cattedrali.
E sono solo io — io ormai così imbastardito — a farla adesso tanto lunga.
Per loro, in loro non c’era neppure l’ombra di una riflessione.
Il lavoro stava là. Si lavorava bene.
Non si trattava di essere visti o di non essere visti.
Era il lavoro in sé che doveva essere ben fatto. ”

 

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