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Sedersi in Ufficio tra Ricerca Tecnica e Aspetto Estetico

Oggi l’ufficio diventa più informale  e multisettoriale , cambiando non solo usi e funzioni legate alle specifiche attività di lavoro, ma anche i comportamenti.

I luoghi sono differenti  e cominciano ad introdursi tematiche legate al mondo della casa. Ecco quindi che le sedute diventano comode,  informali e con design accativante, adeguate a favorire le relazioni.

I famosi “trittici” intorno alle scrivanie sono meno usati. Alle poltrone da lavoro si abbinano,  pur mantenendo uno stile coerente, poltroncine, sedie impilabili , scocche in plastica di varie forme e colori,  ad ulteriore testimonianza dell’informalità degli spazi.

Le sedute quindi non sono più concepite e legate ad una singola interpretazione del mercato, ma ad una molteplicità di impieghi.

A livello tecnico c’è una progressiva semplificazione dei movimenti e delle meccaniche. Si facilita l’utilizzo del prodotto e si rendono più accessibili e intuitivi i dispositivi di comando, includendo nell’oggetto stesso nuove prestazioni e autoregolazioni. Infine si ottiene un risparmio di componenti volto a semplificare il montaggio e lo smontaggio del prodotto, allo scopo di  favorire la riciclabilità del pezzo.

Il meccanismo è l’elemento chiave della seduta da lavoro in quanto ne determina le funzionalità condizionandone il design. Attualmente nelle sedute per ufficio viene fatto largo impiego di meccanismi sincronizzati  che permettono a sedile e schienale  di muoversi in modo coordinato.

Molto utilizzati sono anche i meccanismi oscillanti che trovano il loro utilizzo nelle sedute monoscocca.

Meno diffusi invece sono i meccanismi asyncro, che permettono di regolare la posizione del sedile indipendentemente dallo schienale. Essendo più sofisticati e costosi vengono recepiti con più difficoltà nel nostro attuale mercato.

La regolazione lombare è affidata a  supporti fissi o regolabili in altezza, a vista negli schienali in rete o integrati nello schienale in quelli imbottiti.

A livello funzionale la tendenza è quella della semplificazione. Meno regolazioni possibili, con la crescente diffusione di meccanismi autoregolanti o autopesanti che compensano i pesi degli utilizzatori regolando automaticamente  la tensione dello schienale.

Tutto questo, ancora, a testimonianza che nella nuova concezione di ufficio la seduta non è del singolo utente ma è utilizzata da persone diverse.

Un aspetto non trascurabile è la comunicazione delle modalità di regolazione dei meccanismi all’utilizzatore che, se non informato, non sfrutta completamente le potenzialità della seduta.  A questo scopo molte delle nostre sedute, sono dotate di manuale tecnico e spiegate con molta cura dal nostro personale di vendita.

Oppure con altre poltrone ancora, come la X-Code, attraverso il “QR code” è possibile ricevere  le informazioni sull’utilizzo direttamente dal cellulare.

Rivestimenti delle sedute.

Un altro importante parametro di misurazione del confort della seduta da lavoro è quello legato al “rivestimento”. Deve garantire la traspirabilità, la facilità di pulizia e la sicurezza intesa come proprietà  autoestinguente.

La scelta del rivestimento spazia dalla pelle  o ecopelle ai tessuti in lana o sintetici quali poliestere o poliammide. A questi si aggiungono i “tessuti portanti in rete”  che devono garantire resistenza ed elasticità sufficiente per supportare  il peso del corpo e impedire la deformazione conseguente all’uso.

Per queste prestazioni i tessuti vengono presi in prestito anche da mondi diversi da quello dell’arredo, come ad esempio tessuti utilizzati nel mondo dello sport,  studiati per garantire alte prestazioni e flessibilità.

Inoltre la crescente attenzione all’ambiente ha portato alla diffusione di tessuti ecologici che non impiegano sostanze nocive e sono completamente biodegradabili a fine vita, pur garantendo tutti i requisiti di comfort richieti per la seduta da lavoro. Tra questi  il” Climatex “, un tessuto che grazie alle proprietà di termoregolazione assicura un controllo di temperatura e umidità corporea per il massimo comfort anche dopo un uso prolungato o l’alternarsi di persone diverse.

Si tratta di un tessuto con la capacità di assorbire l’umidità rilasciata dal corpo per poi disperderla nell’ambiente quando ci si allontana. Prestazioni ottenute con una miscela di fibre ecologiche e rinnovabili a fine vita: la lana vergine di alta qualità, il Ramie un’urticacea anallergica dalle eccezionali proprietà igroscopiche e la fibra ignifuga Redesigned Lenzing FR, che rende questo tessuto utilizzabile, oltre che per la casa,  anche per tutto il mondo del contract.

Smaltimento del prodotto.

Smaltire il prodotto a fine utilizzo è un costo che pochi considerano, ci si concentra sui risparmi energetici con l’utilizzo di energie alternative, ma non si pensa ai costi di smaltimento del prodotto.

La filosofia sposata da Climatex è quella di produrre meno rifiuti, riutilizzando completamente il prodotto giunto a fine vita sottoponendolo a biodegradazione e  utilizzato come fertilizzante senza emissione di CO2.

Climatex ha un costo superiore rispetto agli altri tessuti, inferiore solo alla pelle, però consente un valore aggiunto rispetto alle prestazioni del prodotto. Solo chi capisce questa  filosofia  è disposto ad accettarne il prezzo.

Il mondo delle sedute da ufficio è veramente in grande fermento e continua evoluzione e  testimonia le nuove modalità lavorative.

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