Il Futuro dell'Ufficio. Investire in migliore qualità ergonomica di ambienti e arredi è un “investimento strategico ad altissima redditività”.
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Il Futuro dell’Ufficio.

Di futurologi è pieno il mondo e di solito, a pochi anni di distanza, si scopre che non è andata come loro prevedevano.

Per parlare del futuro dell’ufficio, è meglio fare previsioni basate non sul futuribile, ma sulla ragionevolezza. Negli anni tra il 1950 e il 1990 ci sono stati circa 40 diversi modelli organizzativi (in basso) e negli anni successivi molti altri ancora.Quindi è stato di gran moda parlare di Smart Office: ora si è alla moda solo se si parla di Ufficio Agile.

Io so poco di information technology, a stento so che esistono tablet, touch screen e hardware wireless. Scopro che oltre al futuro basato sulle stampanti 3D, ci imbatteremo molto presto nei neuro-headset e le sale riunioni saranno sostituite da video-conferenze con immagini olografiche e da Work Communities. Infine ci saranno sistemi di controllo basati sul tracking GPS.

Proprio questo mi spaventa del futuro dell’ufficio: si fa un gran parlare di un ufficio agile e collaborativo, e poi ci si fida dei collaboratori tanto da dover controllare col GPS tutto ciò che fanno e che dicono. E finalmente vengo al punto: io credo che l’ufficio esisterà sempre e sempre di più, a dispetto di tutti i catastrofisti. Ciò perché l’ufficio non è fatto tanto di tecnologie “digitali” ma soprattutto da persone che, diversamente dalle macchine, pensano, provano, riprovano e a volte hanno idee fantastiche, fino a ieri inimmaginabili.

Che le persone siano necessarie in un ufficio è ovvio, ma sappiamo cosa serve loro per lavorare bene e a volte creare?

Serve poco, dirigenti che credano in loro, li spronino, siano capaci di criticare i loro errori, ma anche di spiegare. La soluzione giusta, che all’inizio tutti sbagliano, che dagli errori s’impara molto, ma poi anche di premiarne i meriti. Servono attrezzature e ambienti di lavoro corretti: un ambiente piacevole, dotato dei corretti parametri di ergonomia quali comfort, illuminazione (luce ma anche ombre), microclima, acustica, stimoli sensoriali (finiture e colori) e preoccupandosi anche di design.

Se il “fattore umano” è sempre più importante, lo è anche la qualità di lavoro, per ottenere entusiasmo e produttività.

Proprio su soddisfazione e creatività, tenderà sempre di più a concentrarsi il concetto di produttività. Qualcuno dirà: “molto bello, ma chi ha i soldi per pagarselo?”. Molto semplice, un A.D. che sappia fare bene i suoi conti. Nel bilancio aziendale i costi di un ufficio, inclusi quelli di gestione e del personale, sono circa il 99%, mentre i costi dell’arredo solo l’1%. Il costo del personale rappresenta l’8.000% del costo degli arredi. Risparmiare sul prezzo degli arredi, si traduce in un risparmio dello 0,10% dei costi totali, ma si rischia di perdere 800 volte tanto in efficienza del personale.

Attrezzature e ambienti di lavoro inadeguati ostacolano l’efficienza delle persone, e fanno perdere alle Aziende fino al 50% di quanto esse investono ogni anno in risorse umane. È come se l’Azienda pagasse 20 dipendenti, ma ne avesse al lavoro 10.

Investire in migliore qualità ergonomica di ambienti e arredi è un “investimento strategico ad altissima redditività”.

L’ambiente e le attrezzature per ufficio già da molto tempo stanno cambiando fisicamente su diversi fronti. Unico grande problema, non tutte le aziende se ne sono ancora accorte. Frank Duffy, co-fondatore di DEGW, disse una volta che le aziende si dividono in due tipi: quelle veloci e quelle morte.

Il nuovo mondo globale è molto complesso. Società ed economia sono sottoposte a cambiamenti continui. Per le aziende è vitale la capacità di adeguarsi al futuro e di poterlo fare mutando in modo rapido la struttura organizzativa, e di conseguenza l’ambiente fisico nel quale la stessa opera. Si potrà convivere con il futuro solo se ci si preoccupa di realizzare spazi e attrezzature adatti alle esigenze di oggi, ma facilmente modificabili in modo adeguato a qualsiasi nuova esigenza.

L’analisi delle esigenze aziendali e il progetto dell’ufficio devono essere adeguati per ciò che riguarda la pianificazione di spazi e attrezzature. Ma allo stesso tempo devono tener conto anche di possibili modifiche organizzative, tecnologiche, psicologiche, culturali, e di possibili implicazioni di nuovi modelli gestionali. Tanto velocemente cambiano i modelli organizzativi, altrettanto gli uffici dovranno consentire rapidi cambiamenti, in termini di estrema flessibilità.

In caso contrario, le aziende che non abbiano scelto arredi flessibili, avranno solo 2 opzioni: cambiarli anche se appena comprati, o morire, non potendosi adattare al cambiamento.

Infine, anche in ufficio bisogna far molto attenzione ai temi “Eco”: stanno diventando di assoluta importanza strategica.

di Giorgio dal Fabbro

fonte : Mascagniufficio blog

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